I.I.S. PAOLINI – CASSIANO DA IMOLA

STORIA

 

Istituto Paolini

Luigi Paolini  

Una scuola per il territorio 

L’esigenza di avere a Imola un corso statale di diploma per Ragionieri si era fatta sentire alla fine degli anni Cinquanta. Nel 1960 si apriva una sezione staccata del Pier Crescenzi di Bologna: le quattro classi trovarono una collocazione provvisoria nei locali dell’ex sede dell’Ufficio del Registro di via Emilia 254. L’autonomia venne l’anno successivo e fu allora che nacque il “PAOLINI” il cui nome volle ricordare Luigi Paolini (Pesaro 1852 – Imola 1930) esperto delle discipline economico-finanziarie, autore di testi sulla ragioneria e Direttore della Cassa di Risparmio di Imola dal 1884 al 1925. La scuola si trasferì per due volte e la rapida crescita delle iscrizioni convinse l’Amministrazione Provinciale a creare una sede nuova; il 1° Ottobre 1966 le lezioni iniziarono regolarmente in via Guicciardini 2, la sede attuale.

Nell’anno 1985 viene avviato il corso Programmatori.

Nel 1990 l’Istituto si è arricchito del corso Geometri fino ad allora assente nel Distretto Scolastico imolese, diventando Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri.

Da  “30 anni di Paolini” inserto del settimanale “sabato sera” del 10 maggio 1997

Istituto Cassiano da Imola

Cassiano da Imola  

La storia dell’Istituto Cassiano

L’Istituto “Cassiano nacque, con questo nome, nel lontano 1975.

Il nome “Cassiano da Imola” fu suggerito dal docente di religione di allora Don Romano Fiorentini (il preside era il Prof. Alessandri Vittorino).
Tale scelta fu fatta perché “Cassiano” era il patrono degli stenografi materia insegnata nel nostro Istituto.  Fu tolto il “San” in quanto si considerò più la figura del maestro che quella del santo.   Il nome doveva essere “Cassiano di Imola” e non “da Imola” perché San Cassiano è “da Bressanone” infatti proveniva dal Tirolo dove è tuttora venerato, ma la burocrazia a causa dei suoi tempi ha impedito di modificare l’errore commesso.


Cassiano non era vescovo, non era prete, era un LAICO, maestro di scuola e alla scuola si era dedicato con estremo impegno. La sua scolaresca era molto numerosa e piuttosto svogliata e turbolenta se, come racconta Prudenzio, “il suo insegnamento era parso duro e severo”.
Era un laico cristiano convinto ed entusiasta. Quando si scatenò la persecuzione di Diocleziano, con una espansione e ferocia non più eguagliata nei secoli futuri, Cassiano fu il primo ad essere preso di mira nella zona Forum Cornelii (l’antico nome della nostra città, Imola).


Il martirio, ampiamente descritto da Prudenzio, fu uno dei più crudeli della storia delle persecuzioni, forse il più singolare.  Cassiano fu ucciso dai suoi stessi scolari che lo trafissero con i loro stiletti con cui scrivevano sulle tavolette di cera. C’è inoltre una particolarità: Cassiano era maestro nel “ridurre tutte le parole a breve segno e nel seguire velocemente per mezzo di punti rapidissimi le parole mentre venivano dettate”.   Cassiano era maestro di stenografia la breve forma di scrittura inventata da Torine liberto di Cicerone. La scuola professionale nel secolo scorso aveva come materia di indirizzo fondamentale proprio la stenografia assieme alla dattilografia così la scelta di intitolare la nostra scuola a Cassiano era in perfetta sintonia con la tradizione culturale espressa.